Samsung non lo aveva confermato ufficialmente e l'unica cosa che sapevamo sullo schermo del Galaxy Note 3 è che sarebbe 5,7 pollici e avrebbe una risoluzione di 1920 per 1080 pixel. Tuttavia, sembra che l'azienda sudcoreana abbia confermato che lo schermo dello smartphone utilizza una matrice PenTile.
In realtà, non è qualcosa di nuovo o inaspettato. Il Samsung Galaxy S4, il fiore all'occhiello dell'azienda, è stato lanciato già alcuni mesi fa con uno schermo del genere. Tuttavia, ci sono sempre dubbi quando si parla di schermo, e più nel caso di Samsung, che è sempre stata in lotta con Apple per la difesa degli schermi OLED (quelli di Cupertino usano sempre schermi LCD). In realtà, la differenza tra l'utilizzo di una matrice di pixel PenTile o l'utilizzo di una matrice RGB è davvero bassa, ed è praticamente impercettibile. Mentre i display con una matrice RGB hanno tre sottopixel per ogni pixel, i display con una matrice PenTile hanno due sottopixel per ogni pixel. E sebbene la differenza nella qualità dell'immagine sia quasi nulla, è rilevante sotto altri aspetti.
Ad esempio, il consumo energetico di uno schermo PenTile è inferiore a quello di uno schermo OLED con matrice di colori RGB. Questo perché la matrice PenTile include meno pixel secondari blu, che consumano più elettricità. Senza dubbio, il consumo di energia è qualcosa di decisivo quando si parla di uno smartphone. Anche così, c'è qualcosa che è anche molto rilevante, come la resistenza. Mentre i display OLED con matrice di colori RGB durano meno anni, i PenTile sono più durevoli, quindi faremo in modo che funzionino correttamente più a lungo. Questo è essenziale negli schermi OLED, poiché sono ancora molto lontani dagli LCD in termini di durata nel corretto funzionamento.
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