Il primo Vertu con sistema Android costerà 3.000 euro

L'azienda di telefonia mobile suona un campanello? Vertu? Molti potrebbero non sapere dell'esistenza di questa azienda, e ancor meno dei suoi dispositivi. Ed è che Vertu è stato, negli ultimi anni, un produttore britannico di telefoni cellulari di lusso per le tasche più privilegiate. Fino ad ora, i terminali dell'azienda avevano eseguito Symbian, il che è logico dal momento che l'azienda di lusso era una divisione di Nokia. E ora, in seguito alla vendita di Vertu da parte di Nokia a un team privato, sarà Android quello che inizia a scorrere nelle vene di questi telefoni per milionari.

Per darvi un'idea della posizione di lusso a cui ci riferiamo quando parliamo di questi telefoni cellulari, possiamo dirvi, come dati interessanti, che Vertu ha prodotto dispositivi in ​​collaborazione con marchi come Ferrari e Boucheron. Il modello di punta di questa azienda è il Signature, per il quale è stata progettata una tastiera Ruby da 5 carati. La versione più venduta di questo modello è stata la Signature Diamond, al prezzo di € 65.000. Ma non è tutto, perché il modello più costoso che Vertu abbia mai commercializzato è il Signature Cobra, che ha colpito il mercato per niente meno che € 250.000.

Le prime notizie sul Vertu già indipendente da Nokia, sono arrivate commentando che i nuovi dispositivi avrebbero lasciato da parte il sistema Symbian per optare per il software libero, cioè per Android. E le voci su questo nuovo cambiamento nel software dei terminali indicavano il fatto che i nuovi dispositivi, all'interno del costoso, sarebbero più economici con il nuovo sistema operativo.

Oggi arriva l'informazione, attraverso il twitter del giornalista Eldar Murtazin, che arriverà il primo telefono Android dell'azienda Vertu nel febbraio di quest'anno con un prezzo che si aggirerà intorno ai 3.000€. Come previsto, questi dispositivi continueranno ad essere esclusivi nel design e nei materiali, quindi qualsiasi tentativo di rendere più economico un terminale in questa azienda britannica continuerà ad essere un costo eccessivo per i comuni mortali.